Controllo da Remoto per gli spazi verdi pubblici
L’intelligenza artificiale da remoto può essere impiegata per monitorare e valutare a distanza la salute delle aree verdi urbane, facilitando la pianificazione di interventi precisi e offrendo una valutazione obiettiva del loro stato.
I nostri servizi personalizzati sfruttano conoscenze approfondite derivanti dai dati di telerilevamento, consentendo un’analisi approfondita della salute della vegetazione nelle aree verdi urbane, dei fattori ambientali e dell’uso del suolo.
Attraverso l’integrazione dei dati di deep learning, il nostro servizio, Remote AI, non solo migliora la vitalità e la gestione della selvicoltura urbana e dell’arboricoltura, ma stima e mitiga anche l’impatto ambientale di varie attività sul territorio circostante.
Il nostro servizio ottimizza il monitoraggio della salute delle aree verdi pubbliche, riducendo al minimo il tempo impiegato dal personale e le ispezioni manuali.
Sfruttando tecnologie avanzate si riducono i costi e le inefficienze, garantendo la tempestiva individuazione dei problemi.
Il nostro approccio facilita una diagnosi rapida, prevenendo ritardi e preservando il valore degli spazi verdi pubblici.
Il monitoraggio e interventi efficienti promuovono ambienti urbani più sani.
Visualizza la posizione geografica delle aree verdi urbane e fornisce dettagli come nome, area, comune, ecc.
Osserva i cambiamenti nel tempo in uno o più indici di vegetazione all'interno della stessa area verde urbana.
Confronta i valori di un singolo indice di vegetazione tra le aree verdi urbane selezionate e analizza la variabilità rispetto ad altre aree verdi urbane.
Include informazioni riguardanti determinati dati meteorologici e sulla qualità dell'aria.
Osservare la salute delle piante e studiare le loro risposte ai cambiamenti climatici, all'inquinamento atmosferico, all'esposizione alla luce solare e ad altri fattori nelle aree verdi urbane utilizzando gli indici di vegetazione.
Analizzare le variazioni degli indici di vegetazione per valutare l'efficacia della gestione degli spazi verdi e adeguare le pratiche, se necessario, per l'irrigazione, la potatura, la concimazione o il controllo dei parassiti.
Utilizzare i dati degli indici di vegetazione per l'allocazione delle risorse, la progettazione dei parchi e le politiche di conservazione della biodiversità nella pianificazione urbana.
Confrontare gli indici consente di valutare la gestione delle aree verdi urbane. Il contrasto tra gli indici dei parchi rivela differenze nella manutenzione, nell'irrigazione, nella concimazione o nella gestione dei rifiuti, guidando il miglioramento.
Analizzare le variazioni degli indici di vegetazione per valutare l'efficacia della gestione degli spazi verdi e adattare le pratiche, se necessario, per l'irrigazione, la potatura, la concimazione o il controllo dei parassiti.
Analizzare le differenze negli indici delle aree verdi vicine può indicare problemi come irrigazione inadeguata, degrado del suolo, malattie delle piante o inquinamento.
L’integrazione dei dati meteorologici e sulla qualità dell’aria è cruciale per comprendere le dinamiche ambientali all’interno degli spazi verdi urbani. Ecco tre utilizzi essenziali dei dati storici relativi alla qualità dell’aria e al clima che possono migliorare significativamente la nostra comprensione e gestione di queste aree:
L'inclusione dei dati climatici e sulla qualità dell'aria consente di esaminare le relazioni causa-effetto tra le condizioni ambientali e la salute delle aree verdi. Ad esempio, valutare come le variazioni climatiche o gli inquinanti atmosferici influenzino la crescita delle piante, la biodiversità locale o la presenza di specie sensibili.
Analizzando i dati sul clima e sulla qualità dell'aria insieme agli indici di salute delle aree verdi, è possibile identificare le vulnerabilità degli ecosistemi ai cambiamenti ambientali. Questo è particolarmente imprtante nel contesto dei cambiamenti climatici, consentendo la previsione e la mitigazione degli impatti negativi sulle risorse naturali e sugli ecosistemi.
I dati sul clima e sulla qualità dell'aria forniscono una base scientifica per le decisioni di gestione delle aree verdi. Ad esempio, possono informare strategie di irrigazione, la selezione delle specie vegetali da utilizzare o azioni per migliorare la qualità dell'aria nell'ambiente circostante.
Questi indici aiutano a monitorare lo stato di salute della vegetazione urbana, rilevando lo stress nei parchi e nelle aree verdi per consentire cure tempestive.
L'NDMI valuta i livelli di umidità, contribuendo alla gestione efficiente dell'acqua negli spazi verdi urbani per prevenire gli sprechi.
Utili nella pianificazione urbana, MSAVI identifica aree con e senza vegetazione , evidenziando posizioni potenziali per nuovi spazi verdi.
Il GNDVI monitora l'attività fotosintetica, utile per gestire e selezionare piante che ottimizzano la cattura di biossido di carbonio, migliorando così la qualità dell'aria.
L'ARVI valuta come l'inquinamento urbano influisca sulla vegetazione, guidando strategie come l'introduzione di specie vegetali resistenti all'inquinamento o barriere verdi.
Le indagini Istat del 2021 forniscono importanti informazioni sugli spazi verdi urbani in Italia. Con una media di 32,5 metri quadrati per abitante, si sottolinea il loro ruolo significativo nel paesaggio urbano italiano. Tuttavia, nei capoluoghi di provincia, questa media si riduce a soli 15 metri quadrati per abitante, evidenziando la necessità di garantire un accesso equo ai parchi e alle aree verdi urbane. Inoltre, i dati sul numero di alberi ogni 100 abitanti sottolineano le differenze nella gestione delle foreste urbane. Queste informazioni sono fondamentali per orientare le politiche e la pianificazione urbana verso uno sviluppo sostenibile delle città italiane.
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